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martedì 8 marzo 2011

Libri vagabondi - Agenzia n. 3




Con grandissima emozione vi annuncio "l'apertura" dell'agenzia n. 3 della biblioteca di ELY e dei LIBRI VAGABONDI. Questa idea mi è piaciuta moltissimo fin dalla prima lettura del post di Ely, e pian piano si è fatta avanti la mia voglia di partecipare e di metterea disposizione di tutti/e voi qualche libro che ho già letto, magari più volte...
Quindi, per chi non conosce l'iniziativa, ecco come funziona: in questo post troverete 4 libri, con la rispettiva recensione, sono 4 titoli diversissimi l'uno dall'altro, ma che mi sono molto piaciuti. Sono a disposizione di chi vorrà averli in prestito. Vi basterà mandarmi una mail, con il titolo scelto e io lo spedirò al vostro indirizzo, poi avrete un mese di tempo per leggerlo. Dopo di che dovrete rispendirlo a me, o al lettore successivo, che sarà mia premura indicarvi..solo io avrò gli indirizzi, che verrano comunicati al momento di dover effettuare la spedizione. I libri viaggerano con un taquino, sul quale ognuno potrà annotare le sue impressioni e sensazioni..(questa cosa mi piace moltissimo).
Se il libro dovesse essere richiesto da più persone, si andrà in ordine di arrivo delle mail.
Ogni tanto ci sarà un post, dove aggiornerò gli spostamenti dei libri, e, se l'iniziativa piacerà, eventuali aggiunte di nuovi titoli, visto che in soffitta ho diversi scatoloni da cui attingere!!
L'indirizzo per richiedere i libri è  tati.arosio@gmail.com , inserite come oggetto LIBRI VAGABONDI.
Credo di aver detto tutto, quindi ecco qua i primi 4 libri...



Le fiabe di Beda il Bardo 
(per gli appassionati di Harry Potter)


Il volume "Le Fiabe di Beda il Bardo" raccoglie storie scritte per giovani maghi e streghe. Sono state popolari favole serali per secoli, perciò "Il Pentolone Salterino" e la "Fonte della Buona Sorte" sono altrettanto familiari a molti studenti di Hogwarts quanto Cenerentola e la Bella Addormentata nel Bosco lo sono ai bambini Babbani (non magici). È un volume lasciato da Albus Silente a Hermione Granger nel settimo e ultimo libro della serie, "Harry Potter e i Doni della Morte", e rivela indizi cruciali per il compimento della missione di Harry volta alla distruzione degli Horcrux di Lord Voldemort.






Va' dove ti porta il cuore

La storia del destino di tre donne, diverse eppure simili. Una serie di lettere che ha inizio il 16 novembre e termina il 22 dicembre. Una donna che scrive alla nipote lontana in un dialogo a senso unico, per cui quel che risulta è più che altro un diario, quasi un testamento. «Queste righe non prenderanno mai il volo per raggiungerti in America. Se non ci sarò più io al tuo ritorno, ci saranno loro qui ad aspettarti».
E in questo diario Olga ripercorre una vita, la sua, che è anche quella di una figlia problematica e di una nipote, giovane e intraprendente, nel difficile passaggio tra adolescenza e maturità: «In questi mesi, vagando nella solitudine della casa, gli anni di incomprensioni e malumori della nostra convivenza sono scomparsi. I ricordi che ci sono intorno a me sono i ricordi di te bambina, cucciolo vulnerabile e smarrito. È a lei che scrivo, non alla persona difesa e arrogante degli ultimi tempi».
Ora che Olga sa che non le rimane molto tempo, ora che, forse per la prima volta, è pronta a svelare ogni segreto della sua famiglia; e il suo lungo monologo diventa confessione di un cuore ancora pieno d’amore e non ci sono né dolore né rimpianto nelle sue parole, bensì la consapevolezza di aver vissuto e di avere imparato che la vita è un cammino tutt’altro che lineare.
Le parole della Tamaro toccano corde semplici e a volte sembrano sfiorare l’ingenuità, ma non sono mai superficiali ed è proprio per questo, per questa limpida profondità, che le pagine si lasciano leggere facilmente e altrettanto facilmente commuovono.

Voci

Questo è un classico giallo, quindi un romanzo di genere, insolito esperimento di una scrittrice come Dacia Maraini.
La trama segue tutti gli stereotipi dell'indagine poliziesca e giornalistica. La protagonista, infatti, è una giornalista radiofonica che sta lavorando ad un'inchiesta riguardo alla violenza sulle donne. La vicina di casa viene uccisa e suo malgrado la protagonista si ritrova ad occuparsi del caso. Presto l'inchiesta inizierà a riflettersi sul fattaccio di cronaca nera, e la vita stessa della protagonista rischierà di esserne risucchiata. L'assassino è il padre della vittima, ve lo dico a cuor leggero perché fino alla fine ho sperato che l'autrice in qualche modo potesse stupirmi, ma così non è stato. La Maraini non solo non è la Cornwell, ma nemmeno prova a somigliarle. Questo romanzo è fatto col goniometro, rispettando minuziosamente la metrica di genere; se si fosse trattato dell'omicidio di una ricca contessa, l'assassino sarebbe stato certo il maggiordomo. Quello che veramente delude è che l’autrice scarta un finale veramente a sorpresa (di cui non dirò) che avrebbe davvero chiuso degnamente questo bel romanzo di genere.
La prosa della Maraini è ineccepibile. Chi vive solo si riconoscerà sicuramente nella protagonista, nelle sue abitudini e piccole manie e, in un certo senso, nel modo che ha di guardare la vita altrui. Piacevolissimi i ritratti delle gattare di Trastevere, e la perseveranza del ragnetto sulla sua scrivania. Particolare importanza hanno le voci (da cui il titolo) che la protagonista colleziona nel suo registratore, man mano che raccoglie interviste e appunti di vario genere. Viene spontaneo il paragone col giornalismo moderno sempre più legato all'immagine. In questo romanzo il mondo che scorre sullo sfondo è il vero pregio dell'intreccio che non riesce mai a sorprendere veramente. L'autrice si lascia tentare troppo dal tema sulla violenza maschile, e trascura bellissimi spunti che porterebbero a soffermarsi su temi più particolari. Come accade con i rapporti di coppia, interessantissimi tutti quanti, ma volutamente lasciati sullo sfondo di un quadro che vuole rimanere generale.



I sensi incantati

“Il tema del magico, del “meraviglioso” percorre quasi tutta l’opera di Bevilacqua, incantando i lettori di tanti paesi. Ma qui il tema si traduce in una storia che avvince – oltre che per una suggestione e una suspense che si mantengono dall’inizio alla fine – per un sapore di verità: la vicenda, infatti, è stata realmente vissuta in prima persona dall’autore, messo a contatto fin da bambino con la dimensione magica.
Centrale nel libro è la figura di Miriam, la giovane sensitiva che entra concretamente nella vita reale del protagonista in crisi e lo rigenera, oltre che con gli eccezionali poteri di cui è dotata, con le suggestioni naturale della sua intensa femminilità. Miriam, infatti, è dotata di una sensitività spinta all’estremo: può ottenere che i sensi altrui vengano incantati, ossia riportati alla voglia di vivere. Il romanzo acquista la portata di un messaggio piú vasto che indica modi, finora insondati, con cui è possibile essere risanati dal male degli affetti, mentre l’uomo può trovare Dio per strade diverse da quelle logorate dalla multiforme corruzione dei tempi“.

2 commenti:

  1. Grazie mille!!! sono felice di averti contagiato! appena riesco aggiorno la mia pagina con l'agenzia n.3 :-)))) baciiii

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  2. Questa iniziativa dei libri vagabondi mi piace molto, c'è un posticino per me per partecipare?:-)Due fra questi libri li ho già letti, ma I sensi incantati mi ispira molto........

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Grazie mille per la visita!!
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