Questa ricetta l'ho vista praticamente ovunque, in diverse varianti...ce l'ho su 4 o 5 libri di cucina e credo che ogni blogger abbia fatto la sua versione...e sapete perché? Perché è davvero buona! E' semplicissima, si "fa" da sola, calda e avvolgente per le sere d'inverno.....e anche se ha un colore molto neutro, non so perché ma mi fa pensare alle feste...forse per il fatto che la immagino bella fumante su una tavola colorata, con il fuoco che scoppietta nella stufa e le decorazioni di natale che fanno bella mostra...ma sono solo mie idee. Comunque sia la farò spesso quest'inverno, magari aggiungendo qualche altra verdura, per nuove, saporite varianti!
Il nome di questa zuppa deriva da un agronomo e farmacista vissuto nel '700, Antoine-Augustin Parmentier, che dimostrò le qualità nutrizionali delle patate.
Ma vediamo come si fa...
INGREDIENTI:
500 gr di patate al netto degli scarti - 2 porri - 50 gr di burro - 1 lt di brodo vegetale - 150 ml di panna fresca
sale - pepe nero - crostini di pane - erba cipollina o cerfoglio o prezzemolo
PREPARAZIONE:
Pulite i porri, eliminate la prima foglia esterna e tagliateli a rondelle sottili, metteteli in un colino e sciacquateli per bene. Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti. In una casseruola fate sciogliere il burro, poi soffriggete leggermente il porro. Unite le patate, bagnate con il brodo, portate a bollore e fate cuocere a fuoco basso, coperto per una ventina di minuti.
Aggiungete poi la panna, frullate con il frullatore a immersione, assaggiate e regolate di sale se serve. Spolverizzate con del pepe, preferibilmente macinato fresco, e terminate la cottura per altri 5/10 minuti.
Tritate il prezzemolo o tagliuzzate l'erba cipollina.
Servite la zuppa calda con l'aggiunta delle erbe tritate e dei crostini di pane croccanti.
Buona serata e a presto!!!!
Deliziosa!!!!!!!!
RispondiEliminaChe bella da fare!!
RispondiEliminaun bacio ^_^
ciao, ma sai che invece io non conoscevo questa zuppa......fantastica!!!!
RispondiEliminagrazie
Io sono una delle poche persone che non l'ha mai fatta, però riconosco la sua bontà. La tua è una delizia... bacioni cara
RispondiEliminatati, stasera con questo freschino ci vorrebbe proprio questa zuppa!!! ciao, un bacione
RispondiEliminaI piatti caldi e fumanti sono proprio quelli che cerco quando, dopo una giornata fredda, si ha solo voglia di scaldarsi. E poi è davvero bella, immagino che buona! Un bacione
RispondiEliminaOttima questa zuppa...me la segno! Ciao
RispondiEliminaè da SEMPRE che voglio provare a farla e vedere la tua così setosa mi ha fatto venire l'acuolina...
RispondiEliminaOddio che bontà questa zuppa! Davvero golosa! E perfetta per l'autunno! ;-)
RispondiEliminaMamma mia Tiziana deve essere una delizia questa zuppa e d'inverno adoro questo genere di piatti!!!Un abbraccio!!!
RispondiEliminaA chi lo dici! Quando inizia a fare freddo io ci vivrei di zuppe! Prendo nota della tua versione, mi piace molto :-)
RispondiEliminaChe buona, così bella che scalda il cuore! :)
RispondiEliminaFAVOLOSA! calda e avvolgente come una coperta! un bacio cara!
RispondiEliminaCiao cara Tiziana, questa soupe è davvero affascinante! Buon fine settimana,
RispondiEliminaTì
Dev'essere buonissima e delicatissima!! anche a me fa' un effetto di calore casalingo natalizio,nn sei la sola ma se ci pensi bene tutto cio' che e' caldo e si magi col cucchiaio fa' questo effetto!!! bravissima come sempre io cosi' ci faccio la zuppa di zucca sostituendo le patate con la zucca e aumentando un po' di cipolla..prova poi mi dirai!!! bacio e buon week!!!!!!!!
RispondiEliminaParmentier è anche il nome di una fermata di metropolitana di Parigi,
RispondiEliminadella linea 3, accanto alla famosa Place de la République.
Antoine Parmentier (1737-1813),
famoso per aver sfamato l'esercito francese con le patate, con grande scalpore e diffidenza del popolo francese, che la vedeva solo come cibo per gli animali.
Protetto da Luigi XVI, lascia Parigi perchè trattato da "sospetto" durante il periodo del Terrore.
Nel 1794 sarà nominato primo farmacista dell'esercito, nonchè ispettore generale del servizio di sanità.
Anche altri piatti di patate hanno preso il suo nome!
Ma è Charles de l'Ecluse che ne fa la prima descrizione scientifica nel 1601.
avevo il timore di averti offesa... ma quando si parla di Francia, a ovlte non riesco a trattenermi!!!
RispondiEliminabacetti...............