Come ogni mese siamo giunti all'appuntamento con Susi e la rubrica, ma questo mese c'è una piccola sorpresa....buona lettura!!
Ciao
a tutti.
Questo
mese non vi parlo di alimentazione ma vorrei farvi leggere un piccolissimo
racconto scritto da me.
Vuole
essere solo il mio augurio per una felice Pasqua e una meravigliosa primavera.
Grazie
a tutti per il tempo e l’attenzione che avete dedicato, fino ad ora, alle cose
che ho scritto.
Grazie
a Tiziana per l’ospitalità.
IL
PICCOLO SEME
C’era
una volta un piccolo seme, era nato da un bellissimo frutto caduto a terra dai
rami di un grande albero.
Ora
il piccolo seme era solo in mezzo a codoli di terra e pochi fili d’erba, aveva
un po’ paura, sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….
Un
giorno sentì tutto tremare e un grande mostro rumoroso rivoltò la terra e lui
si ritrovò in pieno buio, aveva tanta paura, sentiva di avere uno scopo ma non
riusciva proprio a ricordarlo….
Li
solo al buio cominciò ad avere fame e sete allora improvvisamente sentì una
piccola radice fuoriuscire dal suo corpo. Attraverso questa radice cominciò ad
assorbire dalla terra tutto il nutrimento di cui aveva bisogno e diventò sempre
più grande.
Cominciò
a trasformarsi e ogni giorno cresceva il suo bisogno di nutrimento dalla terra,
ne prendeva, ne prendeva, non si chiese mai se era troppo, se lo meritava, o se
altri semi come lui sarebbero rimasti senza a causa della sua fame, lui sapeva
che era giusto così, sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a
ricordarlo….
In
un meraviglioso giorno di primavera una parte del piccolo seme sbucò dalla
terra e vide il sole….
Immediatamente
cominciò a nutrirsi anche della luce e del calore del sole, non si chiese mai
se era troppo, prese tutto ciò che gli serviva.
Giorno
dopo giorno, anno dopo anno il piccolo seme diventò un grande albero da frutta.
Sentiva
di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….ma lasciò che il
flusso della vita scorresse e fece ciò che sentì giusto, ciò che gli piaceva
fare.
Continuò
a nutrirsi di terra e cielo senza limiti, vedeva altri alberi attorno a lui ma
non pensò mai che il suo nutrirsi fosse causa ti sofferenza per loro, MAI LO
PENSO’.
Ora,
il piccolo seme era proprio diventato un bellissimo albero, non aveva più
nessuna paura, il vento lo accarezzava, la pioggia lo irrorava, il sole lo
riscaldava e la terra lo nutriva.
Finché
un giorno cominciò a fiorire e allora ricordò quale era il suo scopo…..
Capì
che si era nutrito senza limiti per crescere, diventare forte, sentire la vita
scorrere dentro di sé.
E
solo ora che si era realizzato, che non aveva più paura poteva donare al mondo
i suoi frutti.
Susi