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venerdì 15 marzo 2013

La parola al cibo lascia il posto al piccolo seme...


Come ogni mese siamo giunti all'appuntamento con Susi e la rubrica, ma questo mese c'è una piccola sorpresa....buona lettura!!


Ciao a tutti.
Questo mese non vi parlo di alimentazione ma vorrei farvi leggere un piccolissimo racconto scritto da me.
Vuole essere solo il mio augurio per una felice Pasqua e una meravigliosa primavera.
Grazie a tutti per il tempo e l’attenzione che avete dedicato, fino ad ora, alle cose che ho scritto.
Grazie a Tiziana per l’ospitalità.


IL PICCOLO SEME

C’era una volta un piccolo seme, era nato da un bellissimo frutto caduto a terra dai rami di un grande albero.
Ora il piccolo seme era solo in mezzo a codoli di terra e pochi fili d’erba, aveva un po’ paura, sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….
Un giorno sentì tutto tremare e un grande mostro rumoroso rivoltò la terra e lui si ritrovò in pieno buio, aveva tanta paura, sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….
Li solo al buio cominciò ad avere fame e sete allora improvvisamente sentì una piccola radice fuoriuscire dal suo corpo. Attraverso questa radice cominciò ad assorbire dalla terra tutto il nutrimento di cui aveva bisogno e diventò sempre più grande.
Cominciò a trasformarsi e ogni giorno cresceva il suo bisogno di nutrimento dalla terra, ne prendeva, ne prendeva, non si chiese mai se era troppo, se lo meritava, o se altri semi come lui sarebbero rimasti senza a causa della sua fame, lui sapeva che era giusto così, sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….
In un meraviglioso giorno di primavera una parte del piccolo seme sbucò dalla terra e vide il sole….
Immediatamente cominciò a nutrirsi anche della luce e del calore del sole, non si chiese mai se era troppo, prese tutto ciò che gli serviva.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno il piccolo seme diventò un grande albero da frutta.
Sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….ma lasciò che il flusso della vita scorresse e fece ciò che sentì giusto, ciò che gli piaceva fare.
Continuò a nutrirsi di terra e cielo senza limiti, vedeva altri alberi attorno a lui ma non pensò mai che il suo nutrirsi fosse causa ti sofferenza per loro, MAI LO PENSO’.
Ora, il piccolo seme era proprio diventato un bellissimo albero, non aveva più nessuna paura, il vento lo accarezzava, la pioggia lo irrorava, il sole lo riscaldava e la terra lo nutriva.
Finché un giorno cominciò a fiorire e allora ricordò quale era il suo scopo…..
Capì che si era nutrito senza limiti per crescere, diventare forte, sentire la vita scorrere dentro di sé.
E solo ora che si era realizzato, che non aveva più paura poteva donare al mondo i suoi frutti.




                                                                                                       Susi

6 commenti:

  1. E speriamo che anche noi, come il tuo piccolo seme, possiamo risbocciare con la primavera imminente e rinascere di nuova linfa vitale per continuare il nostro cammino con rinnovata energia...
    Bello il tuo racconto, bello il tuo augurio... Auguri anche a te !

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  2. E ovviamente un saluto ad entrambe, Susi e Tiziana :)

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  3. Una storia meravigliosa... un'anima meravigliosa. Un bacione al piccolo semino e anche a Tiziana.. siete stupende! Un abbraccione e grazie, grazie di cuore per queste parole che porterò con me. <3

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  4. anche io come il tuo semino mi sento riscbocciare ogni primavera.
    bellissimo il tuo racconto
    grazie mille per le tue parole
    un bacione
    sabina

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  5. E' bellissimo Tiziana, grazie di avermelo indicato,grazie davvero :-)

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  6. Grazie Susi, davvero bella, commuovente e ci fa riflettere che quando si prende poi bisogna anche dare..... Buona Pasqua a te! Un bacione

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Grazie mille per la visita!!
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