Primo giugno e primo capitolo della nuova rubrica sul vino, che avrà cadenza quindicinale!
Nel caso qualche esperto, produttore, sommelier o amante del vino, trovasse qualche errore, o volesse fare qualche precisazione, è libero di lasciare un commento, che sarà accettato con vero piacere!
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta del vino partendo dalla bellissima pianta i cui frutti ci regalano questa bevanda alcolica tanto amata e apprezzata in tutto il mondo.
La vite che vedete nelle foto è quella del mio giardino. Nel 2013, di fronte a casa nostra, hanno piantato le viti. Questa l'avevano scartata e buttata vicino al fosso. Passeggiando con Agata l'ho vista e ho pensato che fosse un peccato lasciarla morire lì, così l'ho presa e l'ho piantata in giardino. Tutti dicevano che non avrebbe resistito e per più di un mese non ha fatto nemmeno l'accenno di una fogliolina....poi però si è svegliata!! La prima foto è del 6 luglio 2013, dopo poco più di un mese, il 10 agosto 2013 era così:
Ovviamente non ha fatto nemmeno un grappolo, e nemmeno l'anno dopo, nonostante fosse cresciuta molto.
Ma quest'anno ci ha stupiti tutti! Cercherò di aggiornare il post con le foto dei grappoli, man mano che matureranno!
Ora però cerchiamo di capire meglio che pianta è...
La vite da cui si ricava il vino è la Vitis vinifera, una pianta rampicante dotata di un apparato radicale molto sviluppato, con fusto o ceppo, che funge da sostegno, da cui partono numerosi rami chiamati tralci, sui quali si trovano i viticci, le foglie e i fiori che poi diventano grappoli.
I viticci, o cirri, sono organi di sostegno che permettono alla pianta di ancorarsi ai sostegni o ad altre piante o strutture vicine. Col tempo acquisiscono una struttura lignea.
Le foglie, o pampini, hanno forma palmata a tre o cinque lobi, raramente fino a 7-9 lobi, e sono molto importanti per riconoscere i vari vitigni, oltre a svolgere la respirazione, la fotosintesi e l'assorbimento di sostanze importanti per la pianta.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia, prima erette, poi pendule. All'inizio sono bisessuati, ma poi diventano maschili o femminili. Sono formati da un calice con sepali appena accennati, dalla corolla con 5 petali verdastri, poco appariscenti. Dai fiori si sviluppano poi i grappoli.
I grappoli sono i frutti della pianta, di forma e colore variabili. Sono formati dal raspo, che costituisce la parte centrale legnosa, attraverso la quale il grappolo è attaccato al ramo principale; l'acino, invece, è la parte più importante della pianta, da cui verrà prodotto il vino.
L'acino ha varie forme, in base al tipo di vitigno, ed è composto dal pericarpo, dal mesocarpo e dall'endocarpo.
Il pericarpo, ovvero la buccia, è la parte esterna che contiene i pigmenti responsabili della colorazione, che può variare dal giallo/verde (flavoni) al rosso/viola (antociani). La buccia contiene inoltre alcuni polifenoli, i tannini, e alcune sostanze aromatiche.
L'acino è anche ricoperto da una sostanza chiamata pruina, che contiene dei lieviti importanti per la fermentazione.
Il mesocarpo o polpa, è costituito da acqua, zuccheri (fruttosio e glucosio) e acidi.
L'endocarpo è il nucleo dell'acino, e contiene i semi o vinaccioli, ricchi di tannini e olio.
Il peso dei grappoli varia dai 150 ai 300 grammi nelle uve da vino e dai 200 ai 500 grammi in quelle da tavola. Il grappolo può essere rado (spargolo) con acini radi e liberi, caratteristica delle uve da tavola, oppure serrato, con acini stretti e vicini, tipico delle uve da vino.
La vitis vinifera, è presente sul pianeta da milioni di anni, l'uomo la conosceva già nel neolitico ma i primi cenni storici riguardanti la coltivazione per la produzione di vino arrivano dalla civiltà Sumera, e successivamente da quella Egizia, Greca ed Etrusca.
Con i Romani, la coltivazione della vite si estende in tutta Europa, tuttavia, è solo da metà Ottocento che si sono gettate le basi della moderna enologia.
Questa pianta è capace di fruttificare solo in aree geografiche con clima temperato, con distinzioni nette tra le 4 stagioni. Per questo si è diffusa nel bacino del Mediterraneo, soprattutto in Italia, che detiene il primato mondiale della produzione, con il 23-24% del totale, in Francia, Spagna e Portogallo. Altre zone di diffusione sono in Europa centrale, dalla Slovenia alla Russia, poi in California, Argentina, Cile, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.
Foto aggiornata il 30/08/2015 |
L'appuntamento è al 15 giugno per il secondo capitolo! Parleremo della produzione del vino.
Le informazioni di questo articolo sono tratte dal libro Sala e vendita 1 (Gentili-Colluto-Montefiori)
e da Wikipedia.
che bel post
RispondiEliminabravissima
Lovely garden. xo Catherine
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